martedì 30 aprile 2013

Chandelier earrings: gocce di luce

Il titolo non è solo figurato ma corrisponde a verità: questi orecchini sono infatti realizzato con materiale che proviene realmente da un candelabro, per la precisione sono le gocce in cristallo di un vecchio lampadario di mia nonna che si era rotto.
Mio padre che conosce la mia passione per il riuso mi aveva regalo questi cristalli a goccia anzichè gettarli e io li ho ben puliti e lucidati in attesa di utilizzarli.
L'altro giorno facevo zapping tra un sito e l'altro finchè non trovo delle pietre a goccia incastonate a mo' di orecchini con la tecnica del wire wrapping, così ho pensato: " Perchè non farlo?"
Così ho realizzato questi orecchini (un po' vistosi ad essere sincera) utilizzando del filo di ottone. Una volta  ottenuto il risultato voluto, ho patinato l'ottone... et voilà!



Il nome che ho dato a questi orecchini è gocce di luce, vista la loro origine mi pare appropriato.
L'annodatura del filo e la monachella sono interamente realizzati a mano.

sabato 13 aprile 2013

Sii felice ora

C'è una poesia che come poche riesce a farmi capire qual'è la via da seguire. Il testo di cui parlo è stato composto da Madre Teresa di Calcutta. La prima volta, iniziando a leggerla, ero un po' scettica visto il mio ateismo. Mano a a mano che continuavo ad assaporare verso dopo verso, mi rendevo però conto dell'universalità del messaggio che ha dentro. 

 

Non aspettare di finire l'università, 
di innamorarti, 
di trovare lavoro, 
di sposarti, 
di avere figli, 
di vederli sistemati, 
di perdere quei dieci chili, 
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno…
Non c'è momento migliore di questo per essere felice… 
La felicità è un percorso, non una destinazione. 
Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla…come se non ti vedesse nessuno. Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni…
Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età. 
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela. 
Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo. 
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.

Semplicemente mi piace e i motivi sono molteplici: l'amore per le cose semplici della vita, la concretezza delle sue parole ma soprattutto la semplicità con cui concetti così assoluti e universali vengono espressi. Mi ha così colpito che ho attaccato in camera un pannello dove sopra è riportata questa poesia.E voi? Avete un testo miliare che riesce a farvi trovare pace e motivazione?

mercoledì 10 aprile 2013

Linky party del mercoledì: Castagnaccio

Il Castagnaccio è una torta di farina di castagne tipica delle zone appenninniche di Toscana ed Emilia Romagna. 
Il Castagnaccio è un piatto molto povero, caratteristico della tradizione contadina montana/collinare , la cui alimentazione era per lo più basata sulle castagne.
A casa mia viene fatto da generazioni e ad oggi mio padre è il più bravo a prepararlo! Per lo più lo prepariamo in autunno, la stagione per eccellenza delle castagne, o in inverno in quanto è un dolce abbastanza calorico seppure molto frugale.



Ingredienti:
300 g Farina di castagne
4 cucchiai di Zucchero
circa 450 mL di Acqua

2/3 cucchiai di Olio
50 g di pinoli

scorza di arancia (bio)
Sale
Rosmarino




Procedimento:
Setacciate la farina in una ciotola capiente, aggiungete a poco a poco l'acqua e un pizzico di sale, sbattendo per bene con le fruste fino a ottenere un composto liscio. Aggiungete lo zucchero e le scorzette di arancio e lasciate riposare per una mezz'oretta. Trascorso questo tempo controllare se il composto è ancora abbastanza fluido, in caso contrario aggiungere ancora un po' d'acqua e amalgamate bene. Ungete bene una teglia, versate il composto (il livello del liquido dovrà essere circa un dito dal fondo) e guarnitelo con rosmarino, pinoli e un filo di ulteriore olio. Infornate in forno preriscaldato a 180°C per almeno 40 minuti. Servite tiepido o freddo.

Con questo post partecipo al:


martedì 9 aprile 2013

Nuova tecnica: rame e patinatura

Da anni produco gioielli di ogni sorta, con la matrice comune di utilizzare materiali di recupero. Se da un lato il fatto di dare nuova vita a vecchi bijoux e a materiali di varia natura sia da un lato elettrizzante, dopo un po' ha iniziato a pesarmi la dipendenza da monachelle, chiodini, chiusure, tutti prodotti in serie e acquistati a prezzi un po' troppo altini, senza possibilità di personalizzazione.
A un certo punto ho desiderato di sganciarmi dall'acquisto di questi prodotti e di iniziare a realizzarli da sola con filo di rame e di ottone di vari spessori.

La persona che voglio ringraziare per aver potuto fare questo salto di qualità è mio padre. Per la sua precisione ed accuratezza nell'esecuzione di lavori manuali (sia su piccola che su grande scala) è sempre stato il mio modello di riferimento. Mi ha prestato per intero gli strumenti che mi servivano: dalle piccole incudini, al martelletto ben liscio, a pinze, tenaglie etc. Mi ha accompagnato a comprare il materiale che mi mancava e mi ha consigliato come procedere.
Non so se leggerà mai questo post ma io sentivo davvero il bisogno di ringraziarlo pubblicamente perchè da sempre mi ha ispirato e mi ha spronato a cercare di raggiungere la perfezione in quello che faccio: perchè non considero mai un progetto finito, se non sono al 100% fiera del risultato. In poche parole: Grazie di cuore papà!

Dopo questa premessa volevo mostrarvi il mio primo progetto in rame: un paio di orecchini in rame patinato con perle in vetro verde. Ho realizzato interamente l'orecchino, dalla monachella (finalmenteeeee!!!) all'intreccio, ai chiodini. 
Il nome che ho dato a questi orecchini è balance, un po' perchè mi ricordano le vecchie bilance che mio nonno continua ad usare, un po' perchè realizzarli è stato un vero e proprio lavoro di equilibrio. Ecco il risultato:





lunedì 8 aprile 2013

Fimo & carta

Ve l'avevo già detto che amo i progetti realizzati con materiali di recupero, ma una cosa che non vi ho detto è che adoro il contrasto che si ottiene accostando materiali diversi tra loro.
Il risultato, di solito, è un oggetto piacevoli al tatto (mai dimenticare l'importanza delle sensazioni tattili) e alla vista naturalmente.
Dopo questa premessa avrete capito che il progetto che vi farò vedere è una collana che ho realizzato mischiando materiali diversi: ovvero il fimo (un materiale plastico termoindurente) e la carta, per la precisione ricavata da riviste.

Io adoro i colori accessi e in contrasto tra di loro... E questa collana, con questo bel verde acceso e arancio intenso, mi fa tanto pensare all'estate e ai suoi frutti succosi! Che ve ne pare?

mercoledì 3 aprile 2013

Linky party del mercoledì: I cannelloni ricotta e spinaci

Questa è una delle mie ricette preferite in assoluto. A casa mia era il piatto della domenica di quando ero piccola. Mia nonna faceva la pasta all'uovo fatta in casa, lessava gli spinaci dell'orto e usava la conserva di pomodoro fatta durante l'estate. Un piatto ricco e genuino, perfetto per viziare grandi e piccini nel pranzo domenicale. Io per esigenza di tempo non ho fatto la pasta fatta in casa, ho comprato le sfoglie fresche già belle e fatte, ovviamente se avete il tempo di fare la pasta all'uovo da voi, il risultato sarà di gran lunga migliore!



Ingredienti:
500g di ricotta
1 uovo
300g di spinaci cotti
una confezione di sfoglie di pasta all'uovo fresche (quelle per lasagne)
besciamella
salsa di pomodoro
sale
pepe
noce moscata
brodo vegetale granulare

Procedimento:
Preparate la besciamella con burro, farina e latte. Una volta pronta aggiungete sale, pepe, noce moscata e un pochino di brodo vegetale granulare per dare più sapore. In una terrina lavorate la ricotta con l'uovo, aggiungete gli spinaci cotti sminuzzati, salate pepate e aggiungete un po' di noce moscate dopodiché mescolate bene.
In una pirofila capiente versate un po' di besciamella, alcuni cucchiai di salsa di pomodoro e iniziate a comporre i singoli cannelloni versando un po' di ripieno sulla sfoglia e arrolotandolo fino a ottenere un cilindretto lungo e compatto. Riempite la pirofila e coprite i cannelloni con la besciamella rimsta, guarnendo con qualche altro cucchiaio di salsa di pomodoro.
Infornate per 30 minuti a 200°C e servite quando è tiepido.



Con questo post partecipo al: