martedì 9 aprile 2013

Nuova tecnica: rame e patinatura

Da anni produco gioielli di ogni sorta, con la matrice comune di utilizzare materiali di recupero. Se da un lato il fatto di dare nuova vita a vecchi bijoux e a materiali di varia natura sia da un lato elettrizzante, dopo un po' ha iniziato a pesarmi la dipendenza da monachelle, chiodini, chiusure, tutti prodotti in serie e acquistati a prezzi un po' troppo altini, senza possibilità di personalizzazione.
A un certo punto ho desiderato di sganciarmi dall'acquisto di questi prodotti e di iniziare a realizzarli da sola con filo di rame e di ottone di vari spessori.

La persona che voglio ringraziare per aver potuto fare questo salto di qualità è mio padre. Per la sua precisione ed accuratezza nell'esecuzione di lavori manuali (sia su piccola che su grande scala) è sempre stato il mio modello di riferimento. Mi ha prestato per intero gli strumenti che mi servivano: dalle piccole incudini, al martelletto ben liscio, a pinze, tenaglie etc. Mi ha accompagnato a comprare il materiale che mi mancava e mi ha consigliato come procedere.
Non so se leggerà mai questo post ma io sentivo davvero il bisogno di ringraziarlo pubblicamente perchè da sempre mi ha ispirato e mi ha spronato a cercare di raggiungere la perfezione in quello che faccio: perchè non considero mai un progetto finito, se non sono al 100% fiera del risultato. In poche parole: Grazie di cuore papà!

Dopo questa premessa volevo mostrarvi il mio primo progetto in rame: un paio di orecchini in rame patinato con perle in vetro verde. Ho realizzato interamente l'orecchino, dalla monachella (finalmenteeeee!!!) all'intreccio, ai chiodini. 
Il nome che ho dato a questi orecchini è balance, un po' perchè mi ricordano le vecchie bilance che mio nonno continua ad usare, un po' perchè realizzarli è stato un vero e proprio lavoro di equilibrio. Ecco il risultato:





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