giovedì 29 novembre 2012

{In tempo di crisi} Le spille

Cosa c'è di meglio di una spilla per vivacizzare un abito, una giacca o una sciarpa?
Ecco un progetto facile da realizzare in poco tempo, magari in una piovosa domenica pomeriggio...
Il materiale necessario è veramente poco:
  • una spilla da balia di medie dimensioni
  • stoffa di recupero (abbastanza spessa)
  • un bottone
 Io ho usato della stoffa che avevo in casa, ricavata da un campionario di tappezzeria.


  1. Ricavare da un pezzo di stoffa un cerchio di circa 15 cm di diametro
  2. Ritagliare
  3. Fare lo zig zag sull'orlo
  4. Imbastire lungo il bordo
  5. Tirare un capo dell'imbastitura fino a far arricciare completamente la stoffa e fissarlo in questa posizione
  6. Cucire insieme due cerchi di dimensione diversa e apporre un bottone decorativo e la spilla da balia dietro per poterlo attaccare a un abito.



lunedì 26 novembre 2012

{In tempo di crisi} Fettuccia in maglia di cotone

Oggi parliamo di materiali di base del riuso, ovvero le t-shirts.
Quale casa non pullula di vecchie t-shirt (promozionali, bucate, sformate, scolorite, di una taglia sbagliata, rovinate etc...) senza una destinazione d'uso?
Credo che chiunque di voi ne abbia almeno una decina che magari usa giusto per spolverare.
Oggi vedremo come utilizzarle per ottenere una materia prima davvero utile, che si presta a successivi utilizzi in svariati modi.
Cosa fare?


Prendete la t-shirt, rimuovete l'orlo inferiore e tagliate da parte a parte sotto le braccia. A questo punto iniziate a ritagliare una striscia lunghissima, andando giro giro. Mano a mano che ritagliate iniziate a tirare la striscia fino a che il tessuto non si arriccia su se stesso. Avvolgete il filo fino a formare un gomitolo.




Ecco i progetti che ho realizzato utilizzando questi fantastici gomitoli:

mercoledì 21 novembre 2012

{In tempo di crisi} L'appendi-sciarpe

Sin da quando ero bambina ho immacabilmente avuto molti problemi a tenere in ordine la mia camera. Ho sempre creduto di essere una di quelle persone con il disordine nel sangue e da tempo immemorabile sono molto affezionata a quello che io ho ribattezzato "il mio ordine sparso".
Negli ultimi mesi però è cresciuto forte in me il desiderio di riscatto e di dare un qualche criterio organizzativo alla mia camera, in primis al mio armadio.
Complice la televisione e quei programmi di real time di altissimo spessore intellettuale, come "Sepolti in casa" e "Guardaroba Perfetto", ho iniziato a capire cosa mi mancava per poter avere anch'io un armadio in ordine: organizzazione e volontà. 
Eh certo, perchè è necessario avere dei criteri organizzativi per trovare il posto per ogni cosa e velocizzare le operazioni di ricerca ma allo stesso tempo occorre un po' di forza di volontà per seguire quotidianamente i criteri adottati.
Poichè amo unire l'utile al dilettevole e ormai la mia passione per il DIY (do it yourself o più semplicemente fai-da-te) e per il riuso (o meglio riqualifica) di oggetti sta veramente prendendo il sopravvento, ho iniziato un progetto davvero interessante : l'appendisciarpe.

Materiale impiegato:
  • Fettuccia in maglia di cotone
  • confezioni vuote di pangrattato
  • uncinetto
  • forbici
  • ago e filo
  • un appendiabiti
Per prima cosa utilizzando il tappo e la parte superiore delle confezioni di pangrattato, ho ricavato i cerchi rigidi di plastica di cui avevo bisogno.
Con l'aiuto dell'uncinetto ho rivestito i cerchi ottenuti con la fettuccia di maglia di cotone.
Ho cucito insieme i vari cerchi e ho fissato questi ultimi all'appendiabiti.





Ecco il progetto finito:


{In tempo di crisi} La sciarpa color senape

Io sono una di quelle persone che amano l'assoluta comodità a casa... E d'inverno cosa c'è di più caldo e avvolgente di un ampio e morbido maglione di lana? Negli scorsi anni ho usato assiduamente un maglione di cashmire color senape di mio padre, ma alla fine era tutto infeltrito e non era più possibile indossarlo.
Non mi andava però di gettarlo... c'ero troppo affezionata!
Così ho deciso di trasformarlo in una calda sciarpa per l'inverno con tanto di tocco personale: una coccardina di lana e un ricamo a punto catenella





L'idea per questo progetto e i consigli (in inglese) per come realizzarlo l'ho trovato qui

martedì 20 novembre 2012

{In tempo di crisi} La gonna ikat

Oggi vi parlerò di uno dei progetti che mi sta più a cuore è stata la conversione di uno dei vecchi maglioni a stampa ikat di mio padre in una morbida e calda gonna di lana per l'inverno.

Anche per questo progetto non occorrono più di un paio d'ore. Per prima cosa ho stirato per bene il maglione, ho tagliato via le maniche (che ho conservato per un ulteriore progetto) e pareggiato il collo. Ho imbastito la gonna e cucito con due cuciture dritte lungo i fianchi (è meglio fare delle cuciture dritte anziché sagomarlo sulle curve del corpo perché altrimenti la lana inizia a "sborsare").
Ho rifinito facendo lo zig zag e ho fatto l'orlo a mano.
Ecco il risultato finito:



Ecco come ho indossato il mio lavoro:




{In tempo di crisi} La gonna grigia



Il mio progetto all'inizio del 2012 era  quello di non comprare vestiti, o meglio di limitare gli acquisti al massimo e di cercare di spulciare il più possibile nei mercatini dell'usato. Perché?
Perché come la maggior parte di voi il mio armadio è pieno di cose comprate negli anni e non sfruttate a dovere.
Perché col tempo ho scoperto che i mercatini dell'usato sono pieni di piccoli tesori sepolti, nel mio caso sono riuscita a trovare giacche e giacchini a prezzo davvero stracciato che hanno risolto molti abbinamenti (risparmiando un sacco di soldi rispetto ai consueti acquisti nei negozi).
Perché comprare vestiti nuovi significa alimentare il dispendio di materie prime e di energia...
Un po' ho ceduto a essere sincera, qualche abito nei negozi abituali l'ho acquistato soprattutto perchè il mio guardaroba (soprattutto estivo) aveva bisogno di capi che dessero un tocco al mio stile. Fortunatamente negli ultimi mesi sto riuscendo in quello che era il progetto iniziale, ovvero sfruttare gli abiti abbandonati nel guardaroba o quelli regalatomi, magari riadattandoli un po'.

Vediamo il primo progetto....

Un paio di volte l'anno arrivano a casa mia dei sacconi di vestiti della nuora di un'amica di mia nonna. la maggiorparte dei vestiti sono piuttosti datati o fuori moda, ma il saccone delle meraviglie riserva sempre qualche piacevole sorpresa.
L'ultima volta ho trovato questo vestitino grigio di lana calda calda.
Me lo sono subito provato ma purtroppo era troppo corto per me, così ho deciso di tagliarlo subito sotto le braccia e realizzare un'avvolgente gonna per l'inverno.


Il progetto è stato velocissimo da realizzare, una volta tagliato accuratamente l'orlo superiore, ho fatto un veloce zig zag con la macchina da cucire e ho cucito l'orlo a mano... Meno di un'ora di lavoro per realizzare un capo che si è rivelato davvero molto utile nel mio guardaroba.... Ecco come l'ho indossato:



{In tempo di crisi}



Visti i tempi che corrono, con l’economia che va a rotoli, i prezzi che lievitano e il portafoglio che piange, mi sembra il caso di inaugurare una nuova rubrica su questo blog: In tempo di crisi”.

Non voglio semplicemente stilare una lista di consiglietti da leggere così distrattamente, ma  creare un vero e proprio vademecum da cui chiunque possa trarre ispirazione: dallo studente fuorisede che deve farsi bastare il budjet mensile, alla giovane coppia che inizia una convivenza  in questi chiari di luna, alle famiglie che devono fare i conti con i prezzi che lievitano e lo stipendio che resta lo stesso.

I post di questa rubrica tratteranno  diversi aspetti della vita domestica: dalla cucina, all'arredamento, dai vestiti all'economia domestica. Il denominatore comune per i miei spunti è uno solo: la scelta green.

I tre  pilastri di questa filosofia di vita sono:
  •  reduce (ovvero riduci): dagli imballaggi, agli acquisti... in poche parole "abbasso " gli sprechi e il non necessario.
  • recycle (ovvero ricicla): fai la raccolta differenziata per  non sprecare la materia prima che può essere riutilizzata: dalla carta al vetro, dall'alluminio al tetrapak, alle pile, i medicinali, le componenti elettroniche
  • reuse (ovvero riusa): prima di gettare un oggetto pensa in maniera creativa: è davvero un oggetto senza alcuna utilità? potrei dargli una nuova destinazione d'uso?  



Comprando solo lo strettamente necessario, riutilizzando ciò che già possediamo anzichè gettarlo e riciclando le materie prime facciamo già un primo passo importante nella direzione di una vita ecologicamente ed economicamente più sostenibile.